18 Giugno 2021
Intraprendere un processo di system integration all’interno della propria azienda permette di valorizzare gli investimenti in asset digitali. L’impresa, proprio come l’architettura IT, deve sempre essere pronta ad evolversi incorporando competenze e funzionalità. Di conseguenza, capiamo perché questa integrazione è alla base dei business model più innovativi.
Oggi, sul piano della raccolta e della gestione delle informazioni, la continuità tra dispositivi è l’aspetto più importante ma, molto spesso, è raro che questi sistemi funzionino senza intoppi e in tutta sicurezza. Allora, per anticipare tali evenienze, si rende necessario allestire un processo di system integration che significa: integrare sistemi e applicazioni con canali di collegamento tra piattaforme eterogenee e figure che gestiscano tali attività.
Nel caso specifico delle figure, quando consideriamo il parco macchine Apple, si richiedono delle competenze mirate rispetto a quelle di un system integrator abituale. Questo accade perché i device di casa Cupertino esulano dall’ordinario, nel senso che non è difficile trovare, all’interno di contesti aziendali, un assortimento di iPad, iPhone e iMac utilizzati per portare avanti uno stesso progetto.
Potrebbe capitare che il reparto IT sia restìo a cambiare dispositivi e che, tra i motivi di questa titubanza, sia compresa la difficoltà delle risorse a interfacciarsi con un nuovo sistema operativo. Ma, il reparto IT, deve sapere che l’universo Apple è facile da utilizzare e facile da integrare in quanto non necessita del supporto di hardware esterni.
Ecco alcuni punti chiave sull’integrazione di Mac:
A questo proposito, un team capace di portare avanti l’integrazione può essere un partner eccezionale.
Di solito, i gruppi industriali o le organizzazioni, sono alla ricerca di system integrator con conoscenze peculiari dei device Apple e, quindi, in grado di svolgere attività di questo tipo:
A tal proposito, i corsi di formazione Apple sono molto utili in quanto forniscono aggiornamenti continui che hanno lo scopo di allineare gli IT alle nuove proposte del brand.
Nota importante, un system integrator deve possedere competenze pregresse dei dispositivi in questione. Ad esempio, nel caso di un helpdesk II la differenza la fa la conoscenza approfondita del sistema operativo che, in questo caso, diventa indispensabile in quanto, le soluzioni che deve fornire, riguardano network configuration, system management e la redazione di un troubleshooting.
La continuity tra i vari device, che Apple ha promosso con forza tramite l’introduzione del nuovo chip M1, è diventata un aspetto centrale e centrante per ogni impresa che vuole restare al passo con i tempi e voglia digitalizzarsi in modo intelligente. Infatti, alcuni dei risultati segnalati dai clienti delle aziende che usano Mac includono minori costi in assistenza, migliori performance, minore rischio di violazione dei dati e maggiore efficienza.
Un modello interamente votato all’efficienza e al servizio del cliente, in grado di garantire soluzioni innovative e rapide.
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