Esperienza senza confini, le Innovazioni di Apple Vision Pro

Il primo giorno d’estate Apple ha rilasciato il primo SDK (insieme di strumenti che consente agli sviluppatori di creare App) per visionOS.

Il giorno successivo, il 22 giugno, in rete sono apparse le prime immagini relative all’interfaccia del sistema operativo. Inoltre, Apple ha anche pubblicato le linee guida per gli sviluppatori di Vision Pro.

La notizia è molto importante anche se passata in sordina. Infatti, questa release apre le porte alle App di terze parti che daranno una mano ad aumentare il senso di hype intorno al dispositivo. A tal proposito lo sviluppatore Steve Moser ha messo in evidenza alcuni punti.

Ci sono ancora angoli bui che preoccupano i vertici di Apple. Infatti, non è ancora del tutto chiaro come garantire il “comfort visivo” durante l’uso del dispositivo. Ad esempio, il rischio più concreto è quello di provare una sensazione simile al mal di mare.

Le squadre assegnate al progetto non hanno mai smesso di lavorare per trovare una soluzione. Tra gli espedienti: abbassare l’illuminazione, l’uso di transizioni dolci per coinvolgere gli utenti. Inoltre, Apple sconsiglia vivamente di fare movimenti travolgenti o scatti rapidi mentre si indossa il visore.

Tutti gli escamotage lavorano coadiuvatamene per raggiungere un obiettivo comune: maggiore comfort durante l’esperienza visiva.

Anche in questo caso Apple ha fornito alcune linee guide per garantire che l’uso del VR ci introduca in esperienze realistiche.

Avere dei punti chiave, cioè elementi fissi nello spazio virtuale è una delle chiavi che consente di vivere esperienze realistiche mentre si indossa il device.

Infatti, anche altre app sviluppate per visore VR hanno elementi fissi che rimangono di fronte all’utente anche quando sposta il suo sguardo.

Altre dichiarazioni di Steve Moser chiariscono come Apple ha affrontato questa sfida:

“visionOS dispone di diversi strumenti per aiutare nella creazione di un mondo che sembri naturale. Ad esempio, le dimensioni di una finestra aumenteranno o diminuiranno automaticamente man mano che si avvicina o si allontana nel mondo virtuale”.

Cos’è? Semplicemente la funzione per cui le telecamere esterne mescolano i contenuti provenienti dal mondo esterno con quelli AR e VR.

Questa features ha ancora molti punti di domanda. Siamo convinti che maggiori update li avremo a disposizione sia durante il tragitto che ci porterà all’entrata del prodotto sul mercato e anche dopo la sua release ufficiale.

Quello che possiamo anticipare con certezze è che non tutte le App avranno lo stesso “range of trasparency”. La stessa Apple suggerisce agli sviluppatori di considerare livelli variabili all’interno dell’app a seconda dello spazio che si naviga.

Infine, ci sono funzioni come quelle del VoiceOver che occuperanno un ruolo di maggior rilievo. Ci aspettiamo che alcune di loro si trovino in una fase intermedia e che mostreranno tutte le loro potenzialità, magari, sui futuri Apple Glasses. Su di loro il VoiceOver potrebbe aiutare i non vedenti ad orientarsi nel mondo esterno.

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