MacBook: Muscoli ed Eleganza
16 Dicembre 2021

Le nostre impressioni dopo aver provato a lungo il nuovo notebook di Apple: prestazioni super senza rinunciare allo stile.
Ci sono volute circa due settimane prima di poter sfornare una recensione esaustiva del nuovo Apple MacBook Pro 14 con processore M1 Pro.
Le prime considerazioni emergono dall’uso quotidiano della macchina contestualizzato all’interno di routine di lavoro sia più leggere sia più stressanti; la seconda categoria di commenti nasce dalla novità legata al notch, una barra simile a quella già presente in iPhone.
MacBook: il Notch
Affrontiamo subito gli argomenti legati a questa feature.
Sul piano dell’organizzazione dello spazio di lavoro ciò non influisce quasi per nulla dato che ci si abituata molto velocemente alla sua presenza. Ad esempio, quando si vuole usare un’app a tutto schermo il notch viene oscurato del tutto e si “attiva” solamente al passaggio del puntatore del mouse.
Se siete amanti della modalità notte ci sono buone notizie per voi: il notch diventa praticamente invisibile andandosi ad amalgamare del tutto con il tema predefinito. La sensazione che offre è quella di essere un’ulteriore spazio in cui tenere i menù.
MacBook: il Display
La qualità delle immagini sullo schermo è da sempre una delle feature più importanti quando si parla di dispositivi capaci di offrire prestazioni molto al di sopra della media.
Anche se questa volta il display non sfrutta la tecnologia Oled, tuttavia la qualità delle immagini riprodotta dalla tecnologia Liquid Retina XDR integrata è assolutamente superlativa. Secondo le sue caratteristiche intrinseche questo display dovrebbe competere con quello del MacBook Pro da 16 pollici con processore Intel, in realtà questo risulta superiore in qualsiasi aspetto.
MacBook: Batteria
Da sempre questo comparto ha attirato le attenzioni sia degli utenti sia della critica, in quanto la sua tenuta e la sua durata sono fondamentali nelle operazioni quotidiane.
Apple, sul suo sito, ci dice che dura “tantissssssssssimoooo”: fino a 17 ore di riproduzione film e fino a 11 ore di navigazione web in wireless.
I dati rilevati ci hanno fornito le seguenti indicazioni:
- Nell’esperienza d’uso normale, circa 8 ore al giorno, la ricarica si può fare ogni due giorni;
- Nell’esperienza d’uso stressante, lavori di montaggio video e di grafica, il dispositivo scalda (poco) ma consuma di più riducendo l’autonomia a circa 6 ore.
Tuttavia, siamo rimasti molto impressionati dalle sue performance dato che i risultati sono assimilabili a quelli di MacBook Air M1 che ha un processore meno potente.
MacBook: Design
Nonostante la percezione ci offre un design più goffo che lo fa apparire più tozzo, in realtà è alto solamente un millimetro più alto del MacBook Pro da 13”.
I bordi più smussati rispetto ai modelli precedenti sono la causa principale di questo “effetto ottico”, inoltre bisogna considerare che il modello in questione è un validissimo sostituto del MacBook Pro da 16” con processore Intel e TouchBar. Infatti, ad una rapida comparazione si evince come il MacBook Pro da 14” con Chip M1 sia più compatto, più potente e performante sotto ogni aspetto.
Ad esempio, la tastiera è molto comoda e facile da utilizzare (forse aiuta la mancanza della TouchBar) e la trackpad, anche questa volta, risulta essere perfetta. Infine, il sensore per le impronte digitali è una scheggia e va al triplo della velocità rispetto a quelli presenti sui device Windows.
MacBook: Connettività
Quali porte sono presenti sul nuovo MacBook Pro con Chip M1 da 14”?
- 1 HDMI 2.0
- 1 SD Card
- 3 USB-C con Thunderbolt 4
- 1 Audio mini-jack
- 1 MagSafe
Sono servite tutte quante, potrà sembrare banale come affermazione ma se messe a disposizione offrono opportunità d’uso che rendono dinamico, flessibile e aperto il dispositivo rispetto ai modi d’uso e operazioni da portare a termine.
Un rapido appunto sul cavo della ricarica con porta magnetica, identico nella forma con il vecchio MagSafe ma non compatibile, tuttavia la nuova versione appare più comoda.
MacBook: Processore
La mossa di Apple di produrre in casa i suoi Hardware, in questo caso i processori, si sta rivelando azzeccata.
Se i processori tradizionali, per quanto potenti e all’avanguardia scaldano e consumano molto, quelli homemade della serie M1 sono integrati perfettamente con tutto il comparto hardware della macchina e, di conseguenza, ciò evita rallentamenti dei processi aumentando le prestazioni della batteria.
MacBook: Conclusioni
Bello, potente ed elegante: what else?
Il consiglio è questo, se avete bisogno di un computer con prestazioni normali allora virate sul fratello minore: MacBook 13” con processore M1. Invece, se avete bisogno di prestazioni super per elaborare audio, video, immagini o programmazione allora è quello che fa per voi.
Insomma, se Apple voleva dimostrare di essere il top anche nella produzione dei processori allora la sfida è vinta.
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