Apple, Lavoro e Smart Working
10 Dicembre 2021

iWork si orienta sempre più verso l’uso su dispositivi mobili, al lavoro in team e a distanza in tempo reale.
Se avete già avuto la fortuna di lavorare con un dispositivo Apple sicuramente vi sarete approcciati con la suite per la produttività iWork composta da: Keynote, Numbers e Pages.
Facciamo un passo indietro e andiamo a conoscere, brevemente, quelle che sono state le dinamiche che hanno portato nel corso degli anni al suo completo sviluppo.
- Il 2003 fu l’anno in cui Keynote ha fatto il suo ingresso nel comparto software dei sistemi operativi Apple.
- Nel 2005, invece, si aggiunse anche Pages.
- Infine, nel 2007 è stato il turno di Numbers.
I tre software hanno dato il via allo sviluppo della suite iWork, l’equivalente del kit Microsoft Office sui dispositivi targati Windows.
iWork: Diventa Mobile
Non ci è voluto molto perché gli utenti si accorgessero della semplicità d’uso e della potenza di questa suite.
Era il 2013 quando questo trittico divenne gratuito poiché installato di default su tutti i nuovi dispositivi, ed era il 2017 quando divenne completamente gratuito poiché scaricabile dall’App Store per poterlo installare facilmente su qualsiasi strumento.
Seguendo lo stesso circolo virtuoso del suo eterno rivale Microsoft Office, iWork ha allargato i propri confini facendo il suo ingresso sui dispositivi mobili prima e nel cloud dopo.
Nel corso degli ultimi 3 anni sono stati apportati ben 11 aggiornamenti all’interno comparto, segnale di crescita costante ma, soprattutto, di apprezzamento ed utilizzo da parte dell’utenza.
Tuttavia i contesti sociali e di lavoro cambiano costantemente, anche a fronte di eventi critici e catalizzatori, che con il loro impatto obbligano ad apportare modifiche ai propri modelli comportamentali e di lavoro.
Infatti, ce ne saremmo accorti tutti, il tempo che ognuno di noi spende utilizzando dei dispositivi mobili è cresciuto in maniera esponenziale e ciò, di conseguenza, lo ha sottratto ai dispositivi fissi.
Entrando più in profondità nell’argomento e analizzando i dati delle vendite si evince come queste siano cresciute, e di molto, per quanto riguarda dispositivi iOS e iPadOS rispetto ai Mac fornendo così una prova schiacciante a conferma dell’ipotesi precedente: i dispositivi mobili sono più apprezzati e usati.
Focalizzandosi su questo, la casa di Cupertino Cupertino ha sviluppato una strategia tale per cui si è arrivati a modellare le funzionalità della suite iWork verso l’ottimizzazione dell’esperienza d’uso sui dispositivi mobili.
iWork: Ambiente Collaborativo
Le novità più interessanti riguardano l’implementazione delle funzioni utili a costruire un ambiente di lavoro connesso e collaborativo.
Continuità
Questa è la parola che da un po’ risuona prepotentemente tra i muri del palazzo reale di Cupertino, dato che è la direzione in cui si è mossa anche la suite iWork che adesso riesce a comunicare con software di terze parti integrandone le funzionalità.
Ad esempio Keynote è in grado di comunicare facilmente con Teams, Meet e Zoom i quali integrano funzionalità come il feed multi telecamera e il video del presentatore, che può essere trattato in tempo reale come un oggetto diventando manipolabile in diversi modi.
Inoltre, sfruttando sempre questa funzione d’integrazione, si può utilizzare una sorgente video come lo schermo di iPad o di iPhone che diventano le sorgenti da cui strutturare presentazioni in real time.
Quante ore avete passato nell’ultimo anno davanti ad uno schermo per partecipare ad una riunione? La risposta è sicuramente moltissime, al punto che questo genere di appuntamenti è diventata una prassi ormai consolidata.
La parte di collaborazione a distanza di Keynote, che integra la possibilità di cambiare presentatore facilmente e velocemente, arriva proprio al momento giusto.
La differenziazione con Microsoft Office nell’ultimo periodo sta diventando sempre più marcata facendo presagire che questa divaricazione sia soltanto l’inizio di un percorso più netto e distanziato.
Infatti Windows ha deciso di legare le funzioni della sua suite al Cloud per sviluppare un ambiente di lavoro virtuale e collaborativo a distanza, mentre quello di Apple è un insieme di applicativi preinstallati su tutti i suoi dispositivi.
iWork: Conclusioni
Pages, Numbers e Keynote sono gli strumenti migliori per creare e condividere i tuoi progetti sia con il team che con i tuoi clienti.
Sfrutta i template, i grafici e la Apple Pencil del tuo iPad per aggiungere disegni e appunti scritti a mano. Se ti stai chiedendo perché è importante tutto ciò, ti basti pensare che la diffusione dello smart working ha avuto un effetto positivo sui processi aziendali e anche sui dipendenti.
Ad esempio, per il 39% è migliorato il work-life balance e il 35% si sente più efficiente ed efficace nello svolgimento dei propri compiti.
Quindi non è più un mistero il fatto che il mondo e le imprese si dirigano verso dinamiche di interoperabilità a distanza che siano sempre più raffinate, affidabili e semplici.
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