20 Aprile 2023
Lo abbiamo accennato nella parte superiore dell’articolo e lo ribadiamo anche adesso perché questa notizia potrebbe rappresentare un punto critico, un segno indelebile, una pietra miliare sulla direzione presa da Apple. Infatti, Apple entra nel mondo bancario e lo fa dal portone principale. Il conto deposito che nasce dalla collaborazione con Goldman Sachs ha una caratteristica che lo rende molto attraente: un’alta resa che paga un rendimento annuo del 4,15%.
Pazienza, arriverà anche in Europa ma non subito. Infatti, al momento lo strumento finanziario è disponibile soltanto in America e per tutti gli utenti residenti sul suo territorio. Somiglia ad un Conto Corrente ma non è pensato per esserlo dato che un’opzione di risparmio. Disponibile insieme alla Apple Card, la carta di credito della big tech di Cupertino, il conto non ha bisogno di nessun deposito minimo per essere attivato ed è garantito dalla FDIC.
Non è molto, ma sicuramente è abbastanza e questo lo rende un asset ancora più interessante: il saldo massimo del conto è di 250 mila dollari. Quello che secondo è un difetto, ma che in verità è totalmente in linea con la sua funzione, dato che si tratta di un conto di risparmio, il denaro non può essere speso direttamente dal conto Apple ma deve essere prima trasferito a un Conto Corrente effettivo oppure ad Apple Cash.
Curiosità: il tasso di rendimento annuo (APY) è nettamente superiore a quello dei suoi principali competitor che offrono passivi del 3,75% (Ally Bank) e 3,9% (Marcus).
Il mix favorevole è sicuramente composto da due fattori: la notorietà del marchio e il tasso di rendimento favorevole. Questa combinazione, che ha tutta l’aria di essere esplosiva, si incastra alla perfezione all’interna della sfiducia generata dagli eventi che hanno segnato la fine di SVB e Segnature Bank.
«Tutti sanno cos’è Apple e molte persone hanno già una Apple Card», queste le parole di Yiming Ma, professore di finanza alla Columbia University.
Infatti, prosegue la fuga degli investitori dalle grandi banche tradizionali dato che Charles Schwab, State Street e M&T hanno visto uscire 60 miliardi di dollari dalle loro riserve solo nel primo trimestre. I clienti sono in cerca di due cose: solidità e rendimenti alti, caratteristiche che coincidono con il mix proposto dall’offerta di Apple.
Un modello interamente votato all’efficienza e al servizio del cliente, in grado di garantire soluzioni innovative e rapide.
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